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Pianelle Antiche

GUBBIO (lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)

Cittadina dell’Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente Camignano.La città degli Umbri, che succedette a un insediamento preistorico di cui sono stati individuati resti sul monte Foce, era estesa sulle pendici del monte Ingino. A quanto sembrano attestare le c.d. tavole eugubine, conservate nel Mus. e Pinacoteca Com., essa si sviluppava grosso modo nell’area corrispondente alla parte più alta della città medievale ed era compresa interamente nei confini dello spazio (templum in terris) in cui si svolgevano le funzioni sacre descritte dalle tavole eugubine.  http://www.treccani.it/enciclopedia/gubbio_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/

SATOR, quadrato magico

Disponendo le parole su una matrice quadrata (vedasi figura), si ottiene una struttura che ricorda quella dei quadrati magici di tipo numerico. Le cinque parole si ripetono se vengono lette da sinistra a destra e da destra a sinistra, oppure dall’alto al basso o dal basso in alto. Al centro del quadrato, la parola TENET forma una croce palindromica https://it.wikipedia.org/wiki/Quadrato_del_Sator

Monogramma di CARLO MAGNO

Nel medioevo c’era distinzione tra il saper leggere e scrivere. Per noi oggi è scontato saper fare sia l’uno che l’altro, ma difficilmente chi sapeva leggere era anche in grado di saper apporre la sua stessa firma su di un documento.
Carlo Magno era uno di questi. Ha impiegato una vita ad esercitarsi nella scrittura ma con scarsi risultati. Firmava con un semplice monogramma, tra l’altro forse il piu falsificato della storia, nonostante per questo c’era direttamente la pena di morte. Era un Franco, ed era stato cresciuto sopratutto nel ” mestiere delle armi ” , proviamo ad immaginarcelo abituato  ad impugnare una pesante spada, e la notte a provare e riprovare a scrivere con una penna d’oca http://francescovirgilio.blogspot.com/2013/10/scrittura-carolina.html

I CELTI, storia e cultura

Celti sono probabilmente il popolo (o meglio l’insieme di popoli di origine comune) indoeuropeo più antico in cui ogni europeo possa riconoscere la propria origine, oltre ai Liguri, autoctoni.Tra il 900 ed il 400 a.C., il loro dominio si estendeva dal Ponto alla Britannia e dal Mare del Nord alla penisola iberica. Eppure, su questo grande insieme di genti accomunate da strutture sociali simili, da una religione pressoché comune e da lingue dello stesso ceppo, il silenzio dei libri di scuola è inspiegabilmente quasi totale. Sicuramente gioca  molto l’immagine di barbarie e primitivismo (in realtà per nulla confacente al vero) che certa cultura illuminista ha attribuito a tutte le popolazioni estranee alle civiltà ellenico-romane del Mediterraneo, un’immagine solo parzialmente riabilitata dal romanticismo (incluse le teorie, spesso più fantasiose che scientifiche, della Irish Renaissance) e che ha fatto sì che solo da pochissimi anni (anche sull’onda di mode culturali quali quella della Next Age, che, pur con una certa approssimazione, hanno voluto vedere nella cultura celtica una sorta di antesignana dell’ecologismo e dello spiritualismo naturalistico), si sia cominciato ad effettuare seri studi antropo-storici sulle popolazioni celtiche. Di fatto, però, questo silenzio, questa “mistericità” che ancora avvolge alcuni tratti della cultura più importante sviluppatasi nell’Età del Ferro, è, in gran parte, frutto proprio di tale cultura, che non solo prediligeva, ma addirittura imponeva una trasmissione unicamente orale del proprio sapere. Il risultato è che ciò che conosciamo lo dobbiamo  praticamente solo a fonti scritte da “stranieri” venuti in contatto con i Celti: da Cesare (1) a Strabone (2), da Tito Livio (3) a Cassio Dione (4), e non ai Celti stessi. Dunque, pur con i grandi passi avanti dovuti a numerose recenti scoperte archeologiche, per ricostruire la maggior parte della storia dei Celti, praticamente tutta quella che precede il VI secolo, ci dobbiamo affidare unicamente a supposizioni. https://storianet.blogspot.com/2014/12/celti-storia-e-cultura.html

CAVALIERI TEMPLARI

Hugues de Payns, futuro fondatore e primo maestro dell’Ordine del Tempio, venne per la prima volta in Terra Santa nel 1104 per accompagnare il Conte Hugues de Champagne, quindi in pellegrinaggio.[10] Ritornato nel 1107, decise di stabilirsi nel 1114, e insieme al compagno d’armi Goffredo di Saint-Omer e ad alcuni altri cavalieri, decise di fondare il nucleo originario dell’Ordine Templare, dandosi il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare la città santa. La mancanza di documenti dell’epoca rende impossibile l’esatta ricostruzione dei primi anni dell’Ordine del Tempio. Dunque è solo possibile impostare la ricerca attraverso ipotesi e supposizioni, basate sui diversi documenti successivi. https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_templari

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